In occasione del 25° anniversario della propria costituzione (1995-2020), SINTRA ha concepito un nuovo “centro di ricerca e produzione” denominato: MIX-IND® Pilota. Il progetto MIX-IND® Pilota è un’unità produttiva realizzata in un fabbricato di concezione altamente innovativa, attrezzato per la ricerca continua di sistemi innovativi per il trattamento dell’aria ambiente, applicati a fabbricati di grande volume.

Il nuovo centro di ricerca e produzione sarà destinato non solo a soddisfare le nostre esigenze produttive, ma sarà soprattutto dedicato alla sperimentazione ed alla ricerca continua per lo sviluppo di impianti di nuova generazione. MIX IND® Pilota sarà anche un esempio concreto di progettazione integrata, capace di coniugare senza sprechi, innovazione, tecnologia e produttività unitamente alla massima efficienza energetica ed al massimo comfort dell’ambiente lavorativo.
Particolare attenzione sarà data allo sviluppo di nuove tecnologie per contrastare i problemi legati alle infiltrazioni di aria fredda dai portoni industriali e dalle banchine di carico.
Unico nel suo genere, MIX-IND® Pilota sarà anche un fabbricato “virtuoso” in grado di dimostrare che l’applicazione di queste nuove tecnologie consente di ottimizzare la progettazione integrata edificio-impianto senza necessariamente incrementare l’investimento iniziale.

Le caratteristiche del progetto

Le particolarità di questo progetto sono:
• Ottimizzazione delle risorse energetiche disponibili:
– Massimo isolamento termico dell’involucro.
– Minimizzazione degli impianti HVAC.
– Superventilazione estiva ad energia solare.
– Ottimizzazione del free-cooling estivo ed invernale.
– Recupero solare passivo.
– Riduzione delle infiltrazioni invernali di aria esterna.
• Massima valorizzazione del comfort ambientale per gli operatori.
• Autosufficienza idrica con recupero delle acque piovane e fitodepurazione.
• Valorizzazione degli aspetti ecologici e naturalistici.

Ricerca e sperimentazione in scala reale
Le attività di ricerca scientifica e di sperimentazione in scala reale permetteranno anche di perfezionare e di validare gli attuali modelli matematici di calcolo fluidodinamico CFD (Computational Fluid Dynamics), ad oggi scientificamente insufficienti a prevedere con sufficiente approssimazione il reale comportamento fluidodinamico delle applicazioni che utilizzano queste nuove tecnologie.

Clicca qui per leggere l’articolo completo